La mostra-mercato “Terme in Fiore” ci consegna alcuni spunti di riflessione: il primo è che l’iniziativa ha avuto un successo straordinario, di pubblico e di critica. Il secondo è che questa volta, i soggetti istituzionali che si sono assunti la responsabilità di mettere in campo un evento di respiro nazionale, hanno lavorato insieme e proficuamente e i risultati sono stati tangibili. La terza riflessione viene da se: anche i civitavecchiesi, con il loro “knowhow” sono in grado di misurarsi con l’organizzazione di grandi manifestazioni.
Abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti di questo importante risultato:
Maria Cristina Ciaffi, lei è la Presidente della Pro Loco di Civitavecchia. Come è nata questa collaborazione con gli organizzatori e la Sovrintendenza?
“Tre soggetti con competenze diverse, ma tutti accomunati dalla passione per la natura, per le piante e per il verde in generale. Questa comune passione ha consentito che intraprendessimo questo percorso. Chi ha visitato “Terme in Fiore” si sarà reso conto della bellezza di questo abbinamento: il parco archeologico e l’esposizione dei fiori e delle piante. Abbiamo programmato questa due giorni con l’ambizione di farlo diventare un appuntamento fisso, addirittura semestrale: una versione primaverile ed una autunnale, in base alla stagionalità delle piante. Sono contenta che le Terme siano così valorizzate. Oggi paghiamo il fatto che, nonostante siano tra i siti archeologici più importanti dell’Italia centrale, non sono sufficientemente conosciute. Questa manifestazione ha anche questo obiettivo.”
Bruno Luci, lei è della Sovrintendenza archeologica dell’Etruria meridionale. Una presenza per certi aspetti dovuta. E’ d’accordo?
“Si, assolutamente. Questa è una manifestazione nuova e molto interessante. La location si presta particolarmente alla natura di questo evento. Abbiamo dato l’ok a questa “due giorni” perché il sito viene ulteriormente conosciuto. Il fatto che da varie parti d’Italia siano accorsi espositori e pubblico in abbondanza, non può che fare bene alla visibilità del sito. Le Terme Taurine rappresentano un’area archeologica straordinariamente importante. La nostra presenza qui, oltre che piacevole, è anche doverosa perché il nostro compito è quello di controllo, soprattutto quando c’è una larga affluenza di pubblico.”
Antonella Rocchi, tra le organizzatrici dell’evento: nei tuoi occhi si legge la soddisfazione per la riuscita dell’evento. E’ così?
“Si, l’effetto che fanno questi espositori, con le loro piante particolari e rare, in questo luogo meraviglioso, è una cosa pazzesca. Anche per chi non è appassionato di piante, immergersi in questi colori e sentire questi profumi, con questo sfondo, non può che emozionare. Lo slogan che abbiamo creato è “la bellezza di un fiore nell’eternità della storia”. La bellezza e la perfezione di un fiore, ma anche il suo essere effimero, immerso nella grandezza della storia che questo luogo rappresenta. Abbiamo deciso di organizzare “Terme in Fiore” a Civitavecchia, la mia città, qui alle Terme di Traiano, perché Civitavecchia ha le potenzialità per essere un’eccellenza. E’ stata eccellenza per i villanoviani, per gli etruschi e per i romani. Può tornare ad esserla. La nostra città ha tante e belle potenzialità, nei luoghi come nelle persone. L’obiettivo che noi abbiamo oggi è quello di mettere in evidenza lo splendore che può rappresentare Civitavecchia.”